The shortness of Italian governments and electoral abstention require actions aimed at ensuring government stability and regaining the voters' trust, favoring a correspondence between the electoral result and the rulers, and restoring a substantial meaning to popular sovereignty. A possible solution could be the so-called parliamentary government of the prime minister, whose choice must be incorporated, at the time of the elections, into that of the majority. Parliamentary confidence must also be granted and revoked to the latter, thus allowing him to propose to the Head of State the appointment and dismissal of ministers. Furthermore, parliamentary work must be organized in such a way as to allow for the timely discussion of government proposals. A structural feature of this form of government is then the dissolution of Parliament in case of no confidence vote or prime minister resignation. The rigidity of this principle can be suitably tempered by the provision of a constructive vote of no confidence, over which the prime minister's power to propose his resignation and consequent dissolution of the Chambers must prevail. In this way, constructive vote of no confidence is prevented from becoming, rather than a tool for replacing the prime minister within the same majority voted by the electors, an occasion for transformism, as well as for the perpetuation of divided majority.

La brevità dei governi italiani e l’astensionismo elettorale richiedono azioni volte ad assicurare stabilità di governo e a riconquistare la fiducia degli elettori, favorendo una corrispondenza fra il risultato elettorale e i governanti, e restituendo un significato sostanziale alla sovranità popolare. Una possibile soluzione potrebbe essere il c.d. governo parlamentare del primo ministro, la cui scelta va incorporata, al momento delle elezioni, in quella della maggioranza. A quest’ultimo va altresì accordata e revocata la fiducia parlamentare, consentendogli così di proporre al Capo dello Stato la nomina e la revoca dei ministri. Occorre inoltre che i lavori parlamentari siano organizzati in modo da permettere la tempestiva discussione delle proposte governative. Caratteristica strutturale di tale forma di governo è poi lo scioglimento del Parlamento qualora voti la sfiducia al governo e qualora il primo ministro si dimetta. La rigidità di tale principio può essere opportunamente temperata dalla previsione di un voto di sfiducia costruttivo, sul quale deve tuttavia prevalere il potere del primo ministro di proporre, insieme con le dimissioni, lo scioglimento delle Camere. In tal modo si evita che la sfiducia costruttiva divenga, anziché strumento per la sostituzione del primo ministro all’interno della medesima maggioranza votata dagli elettori, occasione di trasformismo e “ribaltoni”, come pure del perpetuarsi di maggioranze divise al governo.

La via italiana per la stabilità di governo e per la sua corrispondenza al voto popolare / Razzano, Giovanna. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - 7 giugno 2023(2023), pp. 1-8. (Intervento presentato al convegno Riforme istituzionali e forme di governo. Un confronto tenutosi a Roma).

La via italiana per la stabilità di governo e per la sua corrispondenza al voto popolare

Giovanna Razzano
2023

Abstract

The shortness of Italian governments and electoral abstention require actions aimed at ensuring government stability and regaining the voters' trust, favoring a correspondence between the electoral result and the rulers, and restoring a substantial meaning to popular sovereignty. A possible solution could be the so-called parliamentary government of the prime minister, whose choice must be incorporated, at the time of the elections, into that of the majority. Parliamentary confidence must also be granted and revoked to the latter, thus allowing him to propose to the Head of State the appointment and dismissal of ministers. Furthermore, parliamentary work must be organized in such a way as to allow for the timely discussion of government proposals. A structural feature of this form of government is then the dissolution of Parliament in case of no confidence vote or prime minister resignation. The rigidity of this principle can be suitably tempered by the provision of a constructive vote of no confidence, over which the prime minister's power to propose his resignation and consequent dissolution of the Chambers must prevail. In this way, constructive vote of no confidence is prevented from becoming, rather than a tool for replacing the prime minister within the same majority voted by the electors, an occasion for transformism, as well as for the perpetuation of divided majority.
2023
Riforme istituzionali e forme di governo. Un confronto
La brevità dei governi italiani e l’astensionismo elettorale richiedono azioni volte ad assicurare stabilità di governo e a riconquistare la fiducia degli elettori, favorendo una corrispondenza fra il risultato elettorale e i governanti, e restituendo un significato sostanziale alla sovranità popolare. Una possibile soluzione potrebbe essere il c.d. governo parlamentare del primo ministro, la cui scelta va incorporata, al momento delle elezioni, in quella della maggioranza. A quest’ultimo va altresì accordata e revocata la fiducia parlamentare, consentendogli così di proporre al Capo dello Stato la nomina e la revoca dei ministri. Occorre inoltre che i lavori parlamentari siano organizzati in modo da permettere la tempestiva discussione delle proposte governative. Caratteristica strutturale di tale forma di governo è poi lo scioglimento del Parlamento qualora voti la sfiducia al governo e qualora il primo ministro si dimetta. La rigidità di tale principio può essere opportunamente temperata dalla previsione di un voto di sfiducia costruttivo, sul quale deve tuttavia prevalere il potere del primo ministro di proporre, insieme con le dimissioni, lo scioglimento delle Camere. In tal modo si evita che la sfiducia costruttiva divenga, anziché strumento per la sostituzione del primo ministro all’interno della medesima maggioranza votata dagli elettori, occasione di trasformismo e “ribaltoni”, come pure del perpetuarsi di maggioranze divise al governo.
forma di governo; parlamentarismo; sovranità popolare; stabilità governativa; fiducia elettorale; voto di sfiducia costruttivo
04 Pubblicazione in atti di convegno::04h Atto di convegno in rivista scientifica o di classe A
La via italiana per la stabilità di governo e per la sua corrispondenza al voto popolare / Razzano, Giovanna. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - 7 giugno 2023(2023), pp. 1-8. (Intervento presentato al convegno Riforme istituzionali e forme di governo. Un confronto tenutosi a Roma).
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